Restare dove serve: le nostre Aree Interne

Dove gli altri chiudono, noi restiamo. E facciamo la differenza.

Il progetto in sintesi

17% delle filiali

si trova nelle Aree Interne

contribuendo al

10% dei fondi amministrati

In un tempo in cui molte banche chiudono le filiali nei piccoli centri e nelle zone meno popolate, noi scegliamo di restare. 

Il 17% delle nostre filiali si trova nelle aree interne, contribuendo al 10% dei fondi amministrati. Ma non è solo una questione di sportelli aperti: è un gesto concreto di fiducia e attenzione verso chi vive e lavora in quei territori, un modo per sostenere l’economia locale e creare opportunità.

Per farlo, lavoriamo insieme alle persone. 

Conosciamo le realtà, ascoltiamo i bisogni, costruiamo relazioni. 

E lo facciamo anche usando strumenti innovativi.

Nel 2024 abbiamo iniziato un percorso con Aiccon, centro studi dell’Università di Bologna, con l’obiettivo di creare nel prossimo triennio un nuovo modello di servizio bancario, pensato su misura per questi territori spesso a rischio di desertificazione bancaria.

Partiremo dal Community Index, una nuova lente per leggere l’impatto della Banca sul territorio. Costruiremo l’indice utilizzando dati bancari, sondaggi e dati di contesto grazie a strumenti come come “Pablo”, una banca dati che riunisce dati pubblici per analizzare le dinamiche socio-economiche dei territori che aiuta a leggere meglio il territorio attraverso dati e informazioni condivise.

Ma il cuore di tutto è la cooperazione. 

Promuoviamo e supportiamo le cooperative comunitarie, realtà nate dal basso che rimettono in moto i paesi, recuperano spazi inutilizzati e creano nuove economie a misura d’uomo: un modo per dare valore al locale.

Perché restare in questi luoghi significa prendersi cura. 

Significa credere che l’impatto sociale sia importante quanto quello economico. E che una banca possa essere anche un ponte, un alleato, un motore di cambiamento positivo.

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Sviluppo del Community Index