Il Piano di sostenibilità

FATTO PER BENE,
PENSATO CON CURA

Il primo passo per andare avanti è… guardarsi indietro.

E il Piano di Sostenibilità è lo strumento perfetto per farlo: perché nasce, innanzitutto, dall’osservazione del precedente, per capire cosa ha funzionato, cosa poteva andare meglio, cosa potevamo fare di più, e definisce in modo pragmatico e programmatico gli obiettivi e le azioni della Banca per promuovere uno sviluppo responsabile e sostenibile. Viene rinnovato ogni tre anni ed è frutto di un lavoro di ascolto e analisi che coinvolge sia le persone interne sia gli stakeholder esterni. 

Siamo partiti da qui, abbiamo messo insieme gruppi di lavoro trasversali per confrontarci sui temi davvero importanti per il futuro della Banca. 

Il risultato? Un piano chiaro, concreto, con 29 obiettivi: alcuni in continuità con il passato, altri aggiornati o nuovi per rispondere a un contesto economico e sociale in evoluzione. Ma sempre in linea con la nostra visione strategica 2025-2027

Il nostro metodo

LE SCELTE MIGLIORI SI FANNO QUANDO C’È UN METODO DIETRO. 

QUESTO È IL NOSTRO.

Non volevamo che la sostenibilità fosse solo una parola giusta da dire, ma un modo concreto di lavorare. 

E così l’abbiamo strutturato!

Al centro di questo approccio che unisce pensiero e azione c’è il Comitato endoconsiliare per la sostenibilità, che dà indirizzo strategico e visione.

Al suo fianco lavora l’Ufficio Sostenibilità, economia sociale e terzo settore, che promuove progetti concreti sul territorio e coinvolge e coordina le altre strutture della Banca nell’attuazione del Piano di Sostenibilità.

Tutti insieme, ci facciamo guidare dalla Matrice di Doppia Materialità, uno strumento che ci permette di individuare i temi davvero rilevanti per noi e per i nostri stakeholder e di tradurre i nostri tre pilastri strategici – ambiente e clima, territorio e transizione, persone – in una visione chiara e condivisa.

Come? In modo coordinato e partecipato: con il Modello I.R.O., che valuta Impatti, Rischi e Opportunità, e il principio della Doppia Materialità: un modo per guardare le cose da due prospettive

I nostri tre pilastri

LA MATRICE DI DOPPIA MATERIALITÀ: DUE PROSPETTIVE, UN OBIETTIVO.

Per fare scelte giuste serve guardarsi intorno… e anche un po’ dentro. 

È per questo che la Matrice di Doppia Materialità è lo strumento che ci ha guidato nel dare le giuste priorità al nostro Piano di Sostenibilità.

Abbiamo incrociato due prospettive:

  • la materialità finanziaria, che considera come il mondo esterno –  a causa di fattori come il clima, le normative, l’opinione pubblica – può determinare effetti finanziari sulla Banca;
  • la materialità d’impatto, che considera gli impatti che la Banca può determinare sul mondo esterno, sia negativi – come l’impatto ambientale – sia positivi – come il sostegno a clienti e  comunità locali.

È una doppia lettura che ci ha aiutato a fare chiarezza su dove valga davvero la pena investire tempo, idee e risorse.

È un approccio che serve a prendere decisioni più consapevoli, che tengano conto sia del rischio che del senso di responsabilità verso il contesto in cui si opera. 

È il cuore di un vero percorso ESG.

Le nostre 3 direttrici strategiche

Cambiamenti climatici e impatto ambientale

Affrontare la crisi climatica non è un’opzione, è una responsabilità.  Noi lo facciamo con azioni concrete: criteri ESG nel credito, investimenti sostenibili, innovazione digitale e attenzione costante al nostro impatto ambientale.

Sviluppo del territorio e sostegno alla transizione: radici forti, visione aperta.

I territori cambiano con chi li vive. A loro offriamo inclusione ed educazione finanziaria, per loro sosteniamo economia sociale e Terzo Settore.

Persone della Banca: azioni e relazioni.

Non siamo solo colleghi: siamo persone che crescono insieme. Con storie diverse, talenti da valorizzare e bisogni da tutelare. Perché solo dove le persone stanno bene, le idee diventano realtà.